giovedì 31 dicembre 2015

Bilancio di lettura del 2015

L'anno si sta ormai concludendo e quindi è tempo di bilanci (e non di bilancia, decisamente). 

Secondo Goodreads quest'anno ho letto un totale di 148 libri, che non sono pochi, ma moltissimi di questi erano libri molto brevi. 


Come prima cosa direi di partire dai libri peggiori che ho letto quest'anno, e per fortuna non sono molti:
Abbiamo innanzitutto il già recensito Branchie di Niccolò Ammaniti (recensione qui), amara delusione preannunciata in parte dalle recensioni non proprio positive. Non mi sono piaciuti nè la scrittura, nè la trama e neanche i personaggi... 
Altro libro che non ho apprezzato è stato purtroppo un romanzo di un'autrice che leggo sempre volentieri, ovvero Banana Yoshimoto con il suo Il dolore, le ombre, la magia. Si tratta del secondo volume di una trilogia incentrata sul personaggio di Yoshie, e che segue Andromeda Heights, che invece non mi era dispiaciuto. Con questo volume ho perso ogni interesse per la storia e soprattutto la protagonista, che trovo noiosa e lamentosa all'inverosimile. 
Infine, l'ultimo libro pessimo dell'anno è stato Storm Front di Jim Butcher, primo volume della lunghissima saga del mago-detective Harry Dresden. Forse non sono un'amante del genere paranormale. Forse non amo particolarmente i thriller. Forse questo libro non è davvero un granché. Noioso e con un protagonista piatto e stereotipato, non ho di certo voglia di leggere gli altri volumi della serie...

Come indica l'immagine di sopra, il 'libro' più breve dell'anno è stato il secondo graphic novel di Zerocalcare uscito per Internazionale, intitolato Ferro e Piume: Cronache di un pomeriggio in Rojava sulla strada per Kobane. Custodisco entrambi i volumi del giornale come pietre preziose nella mia libreria e sono molto contenta di non essermeli fatti sfuggire! Quest'anno ho scoperto (con molto ritardo) questo grandioso fumettista e blogger e sto cercando di leggere qualsiasi cosa abbia mai disegnato! Queste due storie poi, che parlano dei combattenti di Kobane, combinano ironia e intelligenza con una tematica molto attuale e riescono ad essere anche molto informative. 
Il libro più lungo dell'anno invece è stato Different Seasons (Stagioni diverse) di Stephen King. Questa raccolta di racconti lunghi e a tematiche molto diverse tra loro, mi ha coinvolto molto. Il racconto più noto è sicuramente Rita Hayworth and the Shawshank Redemption, dal quale è stato tratto il noto film con Tim Robbins e Morgan Freeman (Le ali della libertà). Il racconto è ambientato in una prigione federale statunitense e narra le vicende di due galeotti e la loro vita in carcere. Ma il racconto che mi ha colpito di più è stato il secondo, The Apt Pupil, che racconta il legame morboso e malato tra un ragazzino e un ex-nazista negli anni '60. Vi farà pena il nazista...

Ora parliamo dei libri belli, ma belli, ma belli:
Classici:
L'anno è iniziato con un romanzo che mi ha fulminato e mi è rimasto appresso: Schachnovelle (La novella degli scacchi) di Stefan Zweig. Meraviglioso e terribile. Comprensibile anche per chi di scacchi non ci capisce molto (tipo me), e con un vago sentore di Novecento di Baricco. Romanzo psicologico raffinato, scritto in piena seconda guerra mondiale. Da non perdere!
Ho recuperato alcune letture obbligatorie quest'anno, come Pirandello (abbiamo un rapporto difficile) e Italo Svevo, la cui Coscienza di Zeno mi è piaciuto molto. Sarà che non l'ho letto a scuola... Ma soprattutto ho finalmente letto To Kill A Mockingbird (Il buio oltre la siepe), Harper Lee. In attesa che uscisse l'attesissimo seguito ho recuperato questo super-classico della letteratura statunitense, che ha stregato generazioni di lettori. Ci si affeziona molto ai personaggi e si vive con loro tutte le tappe del processo che cambierà la loro vita. Unico caso in cui ami un avvocato...

Contemporanei:
Qua è molto più difficile fare una scelta. Allora...
Jumpa Lahiri, Unaccostumed Earth (Una nuova terra): raccolta di racconti di quest'autrice di origine bengalese, ricca di atmosfere ed emozioni complesse. Ideale per chi come me ama leggere di background multi-culturali.
Di Kazuo Ishiguro parlo sempre. Qui la recensione di When We Were Oprhans (Quando eravamo orfani) lettura molto apprezzata di quest'anno.
Non posso non citare l'amatissimo Accabadora di Michela Murgia, che per mia somma fortuna possiedo corredato di autografo. ;) Penso proprio che lo rileggerò l'anno prossimo, da quanto me lo sono gustata. Quando si dice 'un libro scritto bene'!!
E infine ho letto e molto molto gradito Der Vorleser (Ad alta voce) di Bernard Schlink. Un romanzo con una tematica difficile e controversa, che parla d'amore e di orgoglio e testimonia il passaggio all'età adulta di un ragazzo con un legame molto complesso. Il film che ne è stato tratto con Kate Winslet è sublime.

Fantasy:
Neil Gaiman: Anansi Boys (I figli di Anansi). Romanzone divorato in pochi giorni e un lungo viaggio in treno. Storia di fratelli e dei, furberie e menzogne, trucchetti da quattro soldi e magia vera. Bellissimo.
Terry Pratchett: Mort (Morty l'apprendista). Ho letto molti volumi della saga Mondo Disco quest'anno, ma alcuni mi hanno lasciato perplessa o mi hanno un poco annoiata. Non è questo il caso. Il ciclo di Morte è quello che preferisco e il suo modo di parlare mi fa piegare in due dalle risate. Qui si parla del suo apprendista e delle sue difficoltà con il lavoro di 'mietitore'...

Fantascienza e distopie:
Ho finalmente letto la notissima saga di Hunger Games, di Suzanne Collins. Serie molto interessante, ricca di sorprese e che parla dei retroscena di una rivolta e il prezzo che essa spesso porta a pagare. Meno banale di quello che si potrebbe pensare visto come se ne parla. 
Di altro calibro sicuramente è The Handmaid's Tale (Il racconto dell'ancella) di Margaret Atwood. Distopico femminista canadese, questo romanzo parla di un drammatico futuro in cui le donne non sono più fertili. Le poche che lo sono vengono costrette a una vita disumana. Futuristico e medievale assieme. 
E infine Station Eleven di Emily St.John Mandel. Romanzo post-apocalittico che segue i giri di una compagnia teatrale itinerante che porta Shakespeare tra i piccoli agglomerati di persone rimaste negli Stati Uniti. 

Potrei parlare di molti altri libri, ma per quest'anno mi fermo qui. Spero in un 2016 altrettanto ricco e vario, con nuovi autori e autrici, nuovi generi e scoperte. Non ho buoni propositi di lettura, seguirò l'ispirazione del momento. L'anno comunque inizierà con i due libri che mi porto appresso dal 2015: Emily Brontë - Wuthering Heights (Cime tempestose), in rilettura e Virginia Woolf -  A Room of One's Own (Una camera tutta per sè).

Buon anno!






venerdì 18 dicembre 2015

Santa Claus Book Tag



Come l'anno scorso in periodo natalizio escono i tag più simpatici e coccolosi dell'anno. Questo viene dal blog di Selina Ombre Angeliche ed è stato creato da Serena (Libri e molto altro) e dal blog Sognatrice Interrotta, ed era proprio irresistibile...


Cioccolata Calda 
Coccole: un libro che ti sei concessa e/o di cui avevi bisogno

Non mi è molto chiaro cosa implica questa domanda, che di solito NON mi concedo un libro?? Citerò allora un libro che ho letto di recente e che ho trovato molto caldo e 'irresistibile scioglievolezza' (per citare un famoso cioccolatino).
Parliamo della Ballata di Natale di Charles Dickens, il classico di Natale per eccellenza che ho letto settimana scorsa per la prima volta in vita mia. Mi sono proprio gustata le descrizioni di scenette famigliari nei Natali di metà Ottocento a Londra e ho anche apprezzato il messaggio di bontà d'animo, carità e rispetto per le feste che il racconto emana, non trovandolo, come temevo, troppo sdolcinato e melodrammatico. 


Albero di Natale
Gli addobbi non possono mancare: un libro che devi assolutamente avere nella tua libreria


Un libro che ancora, vergognosamente, manca dalla mia libreria è il mitico Persepolis di Marjane Satrapi. Per chi non lo conoscesse, si tratta della storia dell'infanzia dell'autrice, narrata in chiave di fumetto, che è nata e cresciuta nell'Iran degli anni '70, in piena rivoluzione. Si tratta quindi di un libro a tratti divertente, drammatico, istruttivo e di forte ispirazione e la giovane protagonista è un personaggio da non perdersi. Ne hanno anche tratto una versione cinematografica, alcuni anni fa. Dovrei veramente averlo, visto che possiedo altri due volumi della stessa autrice. Prima o poi...


Babbo Natale
E' la mattina di Natale: il più bel libro che ti è stato regalato

Come si fa a sceglierne uno solo? Negli anni ho ricevuto così tanti libri meravigliosi, che è quasi un delitto citarne uno e mettere da parte tutti gli altri... Parlerò allora di un altro fumetto, o graphic novel, che ricevetti alcuni anni fa da un caro amico. Si tratta dell'insuperabile L'Approdo di Shaun Tan. Questo libro racconta una storia universale e più attuale che mai: la storia di un immigrato. Ma la cosa più bella è che questo libro non contiene neanche una parola, ma solo una lunga serie di tavole ad acquarelli spettacolari. Ne devo riportare almeno una.



Luci Colorate
Il sorriso non manca: un libro che infonde allegria

Per questa categoria scelgo un libro per ragazzi, i libri che leggo di solito tendono molto di più verso il drammatico o comunque molto serio. Quindi chiamo a raccolta Il castello errante di Howl di Diana Wynne Jones, che ho letto solo quest'anno nonostante abbia visto e rivisto il film innumerevoli volte. La versione originale differisce molto dal film di Miyazaki, e tutto sommato, preferisco quest'ultima. Ma la lettura resta comunque molto piacevole, avventurosa e particolarizzata. La Wynne Jones dimostra di avere veramente una fervida fantasia. 


Regali
Fiocchetti e carte colorate: quale libro regaleresti?

In effetti regalo veramente questo libro: L'igiene dell'assassino di Amélie Nothomb. Questa autrice belga, completamente fuori di testa, è tra le migliori che conosca e questo libro è una chicca per amanti della letteratura e dello scrivere bene. Il breve romanzo (i libri della Nothomb sono tutti molto brevi e molto scorrevoli) narra dell'impossibile intervista che alcuni giornalisti tentano di fare ad uno scrittore di fama mondiale prossimo alla morte. Questo personaggio è sicuramente tra i più brutti che abbia mai incontrato in vita mia, in ogni senso. Eppure, si resta incantati dal suo modo di parlare arzigogolato, che mette in crisi tutti quanti e distrugge qualsiasi 'trucchetto del mestiere' che questi poveri giornalisti sfoderano, disperatamente. Ma qualcuno sarà più in gamba di lui...


Pranzo di Natale
Siamo tutti riuniti: una famiglia di una storia che ti è entrata nel cuore

Qua citerò un libro banalissimo, ma con una famiglia di personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi: Il buio oltre la siepe di Harper Lee. La famiglia Finch è composta da persone così vere e particolare, che leggendo il libro ti sembra di essere lì, a casa loro, in cucina con la saggia Calpurnia o  a giocare con la mitica Scout. Non aggiungo altro, questo libro è fantastico.


Biscotti
Una pagina tira l'altra: un libro da cui è stato impossibile staccarsi
Player One di Ernest Cline. Delizioso romanzo fantascientifico per nerdini, ideale per gli amanti dei videogiochi, ma non solo (personalmente non ci capisco una cippa...). Purtroppo questo libro in Italia non ha avuto alcun successo, forse anche a causa del pessimo marketing. 
La vicenda si svolge in un futuro prossimo, in cui l'umanità, schifata dalle condizioni pietose in cui si trova il nostro pianeta, si rifugia in una realtà virtuale dove qualsiasi cosa è possibile e in cui si può lavorare, andare a scuola, socializzare e vivere avventure incredibili. Alla morte del creatore di questo 'mondo', la sua eredità viene messa in premio a chi riuscirà a vincere una complicatissima caccia al tesoro. Letto tutto d'un fiato in tre giorni!


Fiocchi di neve
Il paesaggio si trasforma: un libro in cui hai sentito la magia

Raven Boys, di Maggie Stiefvater. In questo libro la magia si fa presente in maniera impalpabile, inafferrabile e il più delle volte in maniera del tutto incomprensibile. Quattro pupilli di una prestigiosa scuola privata e la figlia di una veggente si troveranno a vivere avventure molto pericolose e a stringere un profondo legame d'amicizia mentre sono alla ricerca di un leggendario re celtico, disperso, forse, sul continente americano. Dal linguaggio molto fresco ricco di battute, questo è il primo libro di una serie per nulla scontata.


Ghirlanda
Decoriamo: Un libro ricco di colori e bellezza

Qua faccio la furbetta: L'incolore Tazaki Tsukuru e i suoi anni di pellegrinaggio, di Haruki Murakami. In questo romanzo i colori giocano un ruolo fondamentale, ma non dirò perchè. Si parla anche qui dell'amicizia e se ne indagano gli andamenti, il suo svolgersi e il suo dissolversi, a volte. E  si parla di bellezza, perchè questa fa parte della cultura giapponese come di poche altre culture al mondo. Per gli amanti di Murakami o per chi ancora non lo conosce e per chiunque ami il Giappone.


Inverno
Guanti e sciarpa: un libro con una trama invernale

Un testo breve breve breve: Il paese delle nevi di Yasunari Kawabata. Novella classica degli anni '40 ambientata in una stazione termale giapponese, tra geishe, discorsi di raffinata bellezza e tanta neve. Da leggere con una bella tazza di tè verde in mano. 








Buon Natale.

martedì 15 dicembre 2015

Nuovi inquilini #02 Londra 2015

Di recente sono stata a Londra, una città che per un'amante della lettura in lingua inglese come me è il paradiso... Purtroppo (o meglio, per le mie tasche), non ho potuto darmi alla pazza gioia di acquisti in libreria, essendo limitata al solo bagaglio a mano, quindi sono tornata a casa con 'solo' tre libri, di cui uno sottile come una sogliola.

Chimamanda Ngozi Adichie - We Should All Be Feminists


Questo libricino, che il governo svedese ha deciso di recenti di regalare a tutti gli studenti e le studentesse di 16 anni, è una lettura quasi obbligata per chi vuole capire qualcosa di più sul concetto di femminismo e come viene inteso oggi. L'autrice, nigeriana, ha concepito il testo per una conferenza e ha scelto, non a caso, un linguaggio molto semplice, e quindi davvero comprensibile a chiunque. Attraverso le sue esperienze di vita ci racconta il suo punto di vista, di donna, di scrittrice, di persona colta e di donna nigeriana.
Edizione italiana: Dovremmo essere tutti femministi (Einaudi, ed. Le Vele, 2015)


Joanne Harris - Jigs and Reels


Quando trovi un libro usato, in ottime condizioni, a 50 pence, non puoi lasciarlo lì. 
Joanne Harris è una scrittrice che volevo approfondire da un po' di tempo e questa e una sua collezione di racconti. Questa premessa mi è bastata, non ho neanche letto il retro di copertina. Mi aspetto di trovarvi delle belle figure femminili, del realismo magico e delle ambientazioni ricche d'atmosfera.
Edizione italiana: Profumi, giochi e cuori infranti (Garzanti, 2006)





John Wyndham - The Day of the Triffids



Cercavo questo libro da molto tempo, nell'usato di Amazon non lo trovavo mai a un prezzo accettabile. Mi è venuta incontro una mitica libreria dell'usato a Notting Hill (fantastica, da perderci delle ore, è la 'Book and Comic Exchange, a due passi dalla fermata metro Notting Hill Gate).
Si tratta di un romanzo di fantascienza del 1951, che oggi categorizzeremmo come distopico. Dopo una bizzarra pioggia di meteoriti il mondo è ricoperto dai 'triffids', strane piante dal comportamento molto particolare e decisamente inquietante...
Edizione italiana: Il giorno dei trifidi (Fanucci Editore, 2004)


lunedì 14 dicembre 2015

Recensione #07 The Fishermen - Chigozie Obioma

Nei mesi scorsi è stato assegnato il Man Booker Prize di quest'anno ("Breve storia di sette omicidi" di Marlon James). Non sono ancora arrivata a leggere il libro vincitore, per due ragioni: 1. Mi spaventa un po', dalle recensioni mi sembra di capire che sia scritto in un linguaggio molto colloquiale, con forti regionalismi giamaicani. 2. Provo sempre maggiore simpatia per i perdenti piuttosto che per i vincitori...
La copertina è molto riuscita
secondo me, con i quattro ami
che si incastrano tra loro a
simboleggiare il legame tra
i quattro fratelli della storia.

The Fishermen è quindi l'unico libro della lista dei candidati che sono riuscita a leggere in tempo e sicuramente quello che mi ispirava di più. L'attrazione è dovuta forse anche alla nazionalità dell'autore Chigozie Obioma, nigeriano. Non mi posso definire un'esperta di letteratura africana e avevo davvero voglia di espandere il mio orizzonte letterario di questo continente.
Questo è il suo romanzo d'esordio e dovrebbe uscirne presto anche una traduzione italiana

Questo romanzo è ambientato nella città di nascita di Obioma, Akure, negli anni '90. I protagonisti sono quattro fratelli, le cui vite vengono completamente sconvolte dalla profezia di un pazzo vagabondo. I ragazzi, che hanno la passione della pesca, si troveranno a reagire a quanto sentito, ognuno a modo suo, ma tutti seguendo l'esempio del fratello maggiore, il modello di riferimento, che piano piano cessa di svolgere il ruolo del quale i più giovani hanno così bisogno.
 Il racconto, che ci viene presentato dal punto di vista di Benjamin, il terzogenito, parte come un romanzo di formazione per poi prendere la piega di una tragedia greca. L'ambientazione africana si sposa molto bene con questa inclinazione, arricchendo il racconto di miti e leggende locali e superstizioni troppo forti per essere sradicate dal progresso e dalla modernità comunque presenti. 
L'interpretazione della storia e della profezia restano in mano al lettore, che può dare al romanzo un'inclinazione più fatalista o meno. Personalmente me ne astengo e resto soddisfatta della duplice lettura possibile. 

Consiglio questo romanzo a chi è interessato a comprendere qualcosa di più dell'africana contemporanea (o storica ormai, mi sembra sempre che gli anni '90 siano dietro l'angolo), a chi piacciono le storie di forti legami fraterni e di ragazzi intraprendenti.